GILBERTO ANTONIOLI, Mace, 2014, Quinta Parete Editore
Con Mace Antonioli rimane all’altezza degli importanti autori italiani di poesia dialettale. I suoi lavori, come Mace, lo collocano, fra gli esponenti della nuova poesia italiana, non più monotematica, ma politematica, non più contestatrice, ma propositrice, non più di dissacrazione, ma di riflessione, e perciò concentrata sempre più sull’esame dell’ego che la porta ad essere un concentrato, di filosofia e di psicologia, di introspezione e di esame dell’inconscio. Come si evince dalla definizione che fa Michele Gragnato: “Antonioli, con Mace, ha coronato un non breve iter di attività poetica, raggiungendo un’invidiabile maturità. Non lasciamoci ingannare dal fatto che questa maturità sia emersa in una raccolta dialettale”.
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