Il pensiero dell’Avvocato Guariente Guarienti
su L’Arena di Verona del 3 gennaio 2016
Chi, come me, ha frequentato il liceo negli anni ’50, non ha alcuna preparazione per giudicare la pittura moderna, l’astrattismo in particolare e le sue passioni si fermano agli impressionisti. Questo spiega perché io subisca il fascino della pittura figurativa
che i critici considerano fuori tempo, superata dall’evoluzione dell’arte che, da Picasso in poi, ha preso altre strade.
In questi giorni ho visitato, alla Gran Guardia, la bella mostra di Vittorio Carradore, pittore veronese che è nato e vive a Lobia di San Bonifacio ed è un autodidatta di vocazione precoce, anzi precocissima. La sua prima opera, esposta in mostra, risale
ai suoi 12 anni ed è pienamente coerente con quanto dipingerà nei quarant’anni a seguire. Prevalgono i paesaggi, della
sua terra e della Lessinia, ma non mancano le figure umane, ragazzi del paese, donne, figure materne e oggetti della vita quotidiana. Carradore ha un forte senso del colore, della luce e dell’armonia. I veronesi che amano il figurativo approfittino
degli ultimi giorni di questa bella mostra, che si chiude il giorno dell’Epifania.
Guariente Guarienti