Quinta Parete

Noi tra di voi

Ernesto Lamagna. Herat Ora Nona

Dal 3 al 18 dicembre 2021 presso Palazzo Barbieri, sede del Comune di Verona, con ingresso libero, si potrà ammirare Herat. Ora Nona, installazione del Maestro scultore Ernesto Lamagna, Accademico Pontificio dei Virtuosi al Pantheon.

 L’Opera – che di recente è stata esposta al Mart di Trento e Rovereto su invito di Vittorio Sgarbi – arriva a Verona con la curatela dello stesso Vittorio Sgarbi, di Alessandro Carone e Federico Martinelli, quest’ultimo organizzatore dell’evento ed editore della pubblicazione tramite la casa editrice Quinta Parete.

Il progetto espositivo – con il patrocinio del Comune di Verona e con il sostegno di Serit – servizi di igiene per il territorio – sarà arricchito da un catalogo a tiratura limitata numerato e firmato dall’artista. La pubblicazione, contenente una prefazione di Vittorio Sgarbi, già curatore di numerose mostre che hanno visto protagonista Lamagna, presenta un ampio apparato iconografico dedicato a Herat Ora Nona unitamente ai testi dei curatori e a un’intervista dello stesso Martinelli allo scopo di tracciare il percorso quarantennale dell’Accademico Pontificio tra fusione in bronzo a cera persa, pittura, resina e vetro.

L’intensità del tema trattato – ovvero quello di un Cristo che si fa Uomo per accogliere la sofferenza di un nutrito gruppo di donne afgane, a simbolo di un più universale concetto di sofferenza – permette di riflettere su una spiritualità che, nel suo profondo sentimento religioso, riesce a farsi laica abbracciando idealmente, oltre gli ostacoli e le divisioni della fede, un ampio universo di donne e uomini.

Carone e Martinelli portano sul piano di lettura dell’immediatezza il coinvolgimento dell’osservatore: un allestimento che permette di avvicinarsi all’opera per diventare parte di essa.  Così nel rispetto dell’Opera del Maestro – che sarà presente all’inaugurazione – ovvero l’idea di un Cristo attorniato da una decina di manichini di pie donne, come moderne mirofore afgane, i curatori nulla intendono aggiungere o togliere.

L’opera è nata da una forte esperienza di Lamagna in Afghanistan, sottolinea Martinelli. L’intensità e lo strazio del Cristo, con il suo viso che gronda disperazione, diventa messaggio universale di immedesimazione nella sofferenza dell’Umanità tutta. Una lacerazione che contorce il costato, che esaspera lo smagrimento di stinchi e piedi a definire un corpo macerato che – pur sembrando impossibilitato ad abbracciare l’Umanità in quanto raffigurato privo di braccia – avvolge tutti nel suo Piano della Salvezza.  Salvezza che si diffonde nell’assorbimento del dolore attraverso uno sguardo che prima di chiedere supplica la accoglie e la eleva a speranza.

Prosegue Carone: ero in Afghanistan come maggiore degli Alpini quando Lamagna fu invitato – su mia richiesta – dal Ministero degli Esteri, per tenere un corso di pittura ai giovani studenti dell’Università di Herat. L’arte nasce da eventi intensi e da esperienze, come questa, che lasciano il segno.

 L’esposizione ha il Patrocinio del Comune di Verona – Assessorato alla Cultura. All’inaugurazione, venerdì 3 dicembre alle 18:00 a ingresso libero, saranno presenti oltre all’artista e i curatori anche il Sindaco di Verona, Federico Sboarina, l’Assessore alla Cultura Francesca Briani e l’Assessore al Decentramento Marco Padovani.

Info: Cel.349.61.71.250 – mail: [email protected]


Prossimi Appuntamenti

Noi tra di Voi!

Abbiamo abbattuto la “nostra” quarta parete: non vogliamo nessun tipo di barriera impenetrabile tra il pubblico e il proscenio sul quale ci muoviamo. Così, a definire il confine culturale tra noi e il mondo del teatro – di tutto il teatro, ma anche del più ampio settore della cultura – immaginiamo solo una quinta parete. La parete che non c’è! Quella parete che limita la nascita di nuovi progetti, di nuove idee, di nuovi slanci…quella parete che limita la comunicazione e la diffusione degli eventi nel tessuto della città. Proprio come in un teatro antico, aperto a tutti e da ogni lato, un teatro con un palcoscenico circolare dove gli spettatori possano essere ancora più vicine agli attori, agli autori… agli artisti . E noi tra di loro, a promuovere e organizzare eventi che arricchiscano lo spazio culturale della città, a creare opportunità per artisti e nuovi talenti per esibirsi, per far valere la loro arte. E noi tra di Voi con un gruppo di esperti e appassionati ma anche di giovani intraprendenti, perché l’arte e la cultura possano far parte della vita di tutti i giorni.


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