L’incontro con l’arte è certo una delle più significative sensazioni che l’esperienza della vita offra a ciascuno. Guarda caso, “L’incontro” è da 35 anni il logo di una delle più prestigiose gallerie d’arte della città scaligera. Laura Biscardo, gentile e preparata gallerista, ha visto susseguirsi nel suo spazio espositivo di via IV Novembre decine di “vernissage” di famosi o meritevoli sconosciuti, che, in tanti anni, hanno svolto ed impaginato la carriera della galleria.
In occasione di questo “storico” evento, un ricco catalogo curato da Federico Martinelli
presenta sei artisti “vivaio” de “L’incontro”, che nelle loro opere scelgono un figurativo
mai dozzinale o retorico, che è stato sempre il cavallo di battaglia della galleria. Apre l’esposizione Alessandro Albertini, il pittore che del colore verde sta conoscendo i più intimi segreti.
Artista solare che nelle sue visioni lessiniche ha ben individuato la sua espressione. Per
Diego Francesco Lavarini, di lunga esperienza artistica, la realtà umana non ha segreti. Una grande espressività individua la sua capacità pittorica. La professionalità di Umberto Levi è indubbia, nel tocco di una dimensione dove traspare Venezia che sembra uscire da un eterno romanticismo. Dai paesaggi di Francesco Menegazzi traspare quella certa malinconia
attraversata da sprazzi di luce vitale che il pennello sottolinea. Nelle opere del toscano Giuliano Panieri, la percezione seicentesca diventa fulcro dell’espressione del maestro, uno dei pochi artisti che utilizza ancora l’antica tecnica della tempera grassa. Le intense luci delle tele di Roberto Tommasi esaltano le visioni bucoliche che firmano le sue opere in catalogo.
L’elegante presentazione chiude con la storia della galleria, da cui si evince quanti ed importanti artisti siano passati da questo spazio espositivo.