Questa raccolta di Gilberto Antonioli può essere paragonata a una campagna nella quale spuntano varie coltivazioni. Campagna, perciò, in grado di offrire una molteplicità di prodotti, che la rendono artefice di visioni variopinte nelle quali i colori possono suscitare un’armonia musicale composta da suoni diversi. Si tratta di una ricchezza di linguaggio, uguale e diverso, che sorregge un pensiero accidentato, speculativo, creativo, frammentato, ma sempre intenso nei sentimenti, nell’umanità, nella speranza; stati d’animo che si fondono nel dubbio più profondo, ma sempre in grado di risalire, con andatura, ora affrettata, ora molto lenta, verso l’alto, mentre si sparge il profumo delle lacrime, che bagnano la distratta pianura, oppure la ridente collina.