Quinta Parete

Noi tra di voi

Paolo e Max, dalle pizze acrobatiche al laboratorio di Zelig

Dalla pizza alla piazza e, dulcis in fundo, al palco. Con il motto «il cabaret secondo me» saranno grasse risate quelle di stasera a partire dalle 21.30 in compagnia dei giovani comici Paolo&Max dello Zelig Lab di Padova, ospiti alla Taverna Marconi. Dopo il primo appuntamento della scorsa settimana che ha visto protagonisti, tra gli altri, la coppia di artisti Diego e Paolo, l’associazione culturale «Quinta Parete» presenta stasera il giovane duo padovano e molti altri ospiti a sorpresa. Paolo Favaro e Massimo Cerbarano si sono conosciuti nel 2001 durante un incontro organizzato dall’associazione nazionale pizzaioli: «Ai tempi ero un pizzaiolo e mi occupavo dell’organizzazione di spettacoli legati alla pizza acrobatica – racconta Paolo -, sono stato in tour anche all’estero, da Berlino a Las Vegas. Max invece era un web designer con il pallino per la comicità e tanta voglia di sfondare in quel campo, tanto che alla fine mi convinse ad intraprendere questa lunga strada assieme».
Già da quella serata i due percepirono così grande affinità artistica e, dopo qualche uscita di prova, decisero di dar vita al duo cabarettistico Paolo&Max. Una volta preparati i primi sketch in coppia si lanciarono alla ricerca di locali milanesi in cui potersi esibire. Così passarono i due anni successivi a frequentare i locali di Lombardia e Veneto, sperimentando varie tecniche teatrali e dando vita ai loro personaggi.
Già nel 2003 vennero «scoperti» da Tele Venezia che li coinvolse in sessanta puntate del tg satirico «PolentaNews». I due curarono parte del montaggio, i testi e le riprese esterne.
Nel 2005 hanno lavorato per due stagioni al teatro Candiani di Mestre e l’anno successivo sono entrati nel laboratorio Zelig di Verona diretto da Renato Trinca. Oggi è in corso di lavorazione «Tgspritz» un t


Prossimi Appuntamenti

Noi tra di Voi!

Abbiamo abbattuto la “nostra” quarta parete: non vogliamo nessun tipo di barriera impenetrabile tra il pubblico e il proscenio sul quale ci muoviamo. Così, a definire il confine culturale tra noi e il mondo del teatro – di tutto il teatro, ma anche del più ampio settore della cultura – immaginiamo solo una quinta parete. La parete che non c’è! Quella parete che limita la nascita di nuovi progetti, di nuove idee, di nuovi slanci…quella parete che limita la comunicazione e la diffusione degli eventi nel tessuto della città. Proprio come in un teatro antico, aperto a tutti e da ogni lato, un teatro con un palcoscenico circolare dove gli spettatori possano essere ancora più vicine agli attori, agli autori… agli artisti . E noi tra di loro, a promuovere e organizzare eventi che arricchiscano lo spazio culturale della città, a creare opportunità per artisti e nuovi talenti per esibirsi, per far valere la loro arte. E noi tra di Voi con un gruppo di esperti e appassionati ma anche di giovani intraprendenti, perché l’arte e la cultura possano far parte della vita di tutti i giorni.


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