Quirino Maestrello, Giorgio Morandi della Bassa
In Sala Birolli l’allievo di Aldo Tavella in una ricca antologica Quirino Maestrello
La mostra antologica del pittore si chiude domani in Sala Birolli (ex macello dei Filippini)
SALA BIROLLI Antologica di Quirino Maestrello, «Percorso d’artista» all’ex macello dei Filippini, a cura di Federico Martinelli, grazie alla collaborazione dell’associazione culturale Quinta Parete con il Comune di Verona. Fresca e spontanea l’arte figurativa del pittore, nato a Villabartolomea nel 1932, allievo di Aldo Tavella all’Accademia Cignaroli. Dagli anni Novanta, Maestrello abbandona l’uso dell’olio per dedicarsi alla tempera grassa. A olio, Lungadige San Giorgio, L’Adige a Castel San Pietro, Ponte Garibaldi, Piazza Erbe, velati di una specie di spleen che sembra avvolgere i paesaggi di rimpianto per la gloria passata. A tempera grassa, piccoli capolavori come i due quadri intitolati Appennino modenese e Sengia rossa,opere che ricordano il tratto di Ottone Rosai e di Giorgio Morandi. L’artista è pure abilissimo nelle linoleografie che privilegiano i soggetti montani, e nelle acqueforti dedicate alle favole di Esopo. Maestrello non è solo pittore, ma anche scrittore e saggista, autore di una decina di libri sulle tradizioni veronesi, sulla montagna, sulle storie di paese e sulla religione. Oggi è l’ultimo giorno della mostra.