Quinta Parete

Noi tra di voi

Supermercato dell’Arte

Sculture, fotografie, dipinti ed illustrazioni, per un’esposizione collettiva sul tema della mercificazione dell’arte. È “Supermercato dell’Arte” la mostra temporanea che sarà visibile sabato 20 e domenica 21 maggio, dalle 15 alle 24, alla sala Birolli in via Macello, 17. Un progetto artistico realizzato dalla 1^ Circoscrizione in collaborazione con l’associazione Culturale Quinta Parete e il Collettivo artistico HORTO. In esposizione le opere di 16 giovani artisti veronesi e non, ai quali si aggiungono le performance di musicisti, attori, poeti che si esibiranno in connessione con il progetto espositivo. In mostra sculture, fotografie, dipinti ed illustrazioni.

La mostra fornisce al visitatore la possibilità di immergersi in un’esperienza di arte totale. L’allestimento della sala sarà curato in modo tale da imitare un supermercato, con tanto di carrelli, grembiuli e annunci al microfono. Durante le giornate, per il pubblico sarà possibile immergersi in un’eterogeneità di processi artistici. L’ingresso è gratuito.

 

Che cos’è il Supermercato dell’Arte?

 SI tratta di una mostra collettiva che ha come tema il commercio, come forma e immaginario abbiamo scelto il supermercato. Esporremo in reparti, fotografia, scultura, pittura e illustrazione; arricchiremo i due pomeriggi anche con alcune performance di musica, teatro e slam poetry. Insomma, si tratta di un’esposizione estremamente variopinta e diversificata. Le date sono sabato 20 e domenica 21 maggio, ci saranno divise, annunci fatti al microfono, carrelli e cartellini del prezzo su ogni opera. Questo è il Supermercato dell’Arte, esagerare per svilire.

 

Chi sono HORTO e Quinta Parete, gli organizzatori?

Horto è un collettivo artistico/creativo che si occupa di organizzare eventi e promuovere contenuti o progetti di natura artistico-culturale. Operiamo prevalentemente nel quartiere universitario, Veronetta, ambientando le nostre iniziative in diversi spazi.

 

Quinta Parete è un’associazione culturale che riunisce un gruppo di esperti e cultori di ogni forma di espressione artistica e di comunicazione. Fondata nel 2008 si occupa di cultura a tutto tondo: dalla pubblicazione di libri d’arte, di poesia, all’organizzazione di mostre locali e nazionali, alla produzione e promozione di spettacoli e rassegne sul territorio comunale e provinciale.

 

 

Perchè il supermercato dell’arte?

Volevamo creare un’occasione per dare visibilità a un selezionato numero di artisti prevalentemente giovani e ancora sconosciuti, farli esporre in un contesto dinamico, a contatto con colleghi di altre età e discipline, in uno spazio vicino all’arena. Ci sembrava anche che il nostro approccio permettesse di indirizzare  il nostro seguito, ancora in definizione, verso l’arte visuale. Infine volevamo  portare una proposta culturale/artistica a Verona  diversa dal solito.

 

Perchè questo nome?

 Un’omaggio a The Store,  Di Olbenburg, 1960 New York. L’artista trasformò uno spazio in un negozio temporaneo di opere d’arte, nel quale gli artisti vendevano le proprie opere. Noi vogliamo fare una mostra in cui le opere vengono pubblicizzate e presentate come merce, ma non possano essere vendute. Vogliamo lavorare sul paradosso per stimolare un riflessione sul tema della mercificazione dell’arte.

 

Chi sono gli artisti e che tipo di opere portano?

 Sono giovani artisti veronesi, lombardi e trentini, di età diverse a dire il vero, abbiamo anche quale autore più navigato. Portano opere realizzate da loro ovviamente, solo in due casi prodotte apposta per questa mostra. Illustrazioni, poster, disegni, schizzi, quadri, fotografie, bassorilievi, busti, statuine.

 

 

Come vengono selezionati gli artisti e come si fa a partecipare alle prossime esibizioni?

L’unico consiglio che possiamo dare è scrivere a horto per partecipare oppure venire all’evento per parlarne di persona.


Prossimi Appuntamenti

Noi tra di Voi!

Abbiamo abbattuto la “nostra” quarta parete: non vogliamo nessun tipo di barriera impenetrabile tra il pubblico e il proscenio sul quale ci muoviamo. Così, a definire il confine culturale tra noi e il mondo del teatro – di tutto il teatro, ma anche del più ampio settore della cultura – immaginiamo solo una quinta parete. La parete che non c’è! Quella parete che limita la nascita di nuovi progetti, di nuove idee, di nuovi slanci…quella parete che limita la comunicazione e la diffusione degli eventi nel tessuto della città. Proprio come in un teatro antico, aperto a tutti e da ogni lato, un teatro con un palcoscenico circolare dove gli spettatori possano essere ancora più vicine agli attori, agli autori… agli artisti . E noi tra di loro, a promuovere e organizzare eventi che arricchiscano lo spazio culturale della città, a creare opportunità per artisti e nuovi talenti per esibirsi, per far valere la loro arte. E noi tra di Voi con un gruppo di esperti e appassionati ma anche di giovani intraprendenti, perché l’arte e la cultura possano far parte della vita di tutti i giorni.


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